mercoledì 16 settembre 2015

"Io mi ricordo..." Proposta per un censimento dei naif




"Ve li ricordate i murales di Lauro?"


Date le condizioni in cui si trovano i dipinti murali del nostro paese, è questa la frase che saremo costretti a pronunciare tra non molto tempo. I naif diventeranno un nostalgico amarcord di cui parlare tra amici ricordando i tempi in cui, da ragazzi, girando per Lauro si potevano ammirare queste opere colorate e, in alcune delle quali, si potevano riconoscere scena di vita locale.
Ebbene tra poco non ci si potrà riconoscere un bel niente, se non pezzi di intonaco vuoti e simboli di un degrado che ha colpito i simboli di un evento culturale che stava per diventare tradizione. Da anni sono nell'abbandono più totale ed ogni giorno siamo costretti a vederli sempre meno colorati e sempre più grigi. Quelli che ancora restano, perchè molti sono già spariti, cancellati dal tempo e dall'incuria.

Quello che mi chiedo: è possibile che Lauro debba perdere un pezzetto di se? Non bisogna per forza essere amanti dell'arte, si può decidere di dire che l'arte naif fa schifo e che non deve più apparire sulle mura del paese. Sarebbero scelte che non troverebbero la mia condivisione, ma sarebbero scelte, sarebbe la dimostrazione che dell'argomento importa qualcosa a chi di dovere. Invece siamo costretti a veder sparire una parte del nostro patrimonio artistico a causa della banale sciatteria di chi dovrebbe prendersene cura, dalla semplice mancanza di interesse per la questione. E poi, non si deve per forza voler destinare fondi per la realizzazione di murales, ma almeno non lasciare distruggere quello che già si ha dal solo scorrere del tempo!


La proposta che voglio lanciare è una proposta ai cittadini, non sarà definitiva ma sarebbe un inizio: UN CENSIMENTO POPOLARE DEI NAIF LAURETANI.
Fotografare, catalogare per data di realizzazione ed autore i murales che ancora sono riconoscibili e cercare informazioni su quelli che non lo sono.



Sarebbe un modo per preservare questo piccolo patrimonio di Lauro e per cercare di capire cosa si può fare per salvare il salvabile. Lo faremmo innanzitutto per non perdere del tutto la memoria, per evitare che in un prossimo futuro saremo costretti a spiegare alle giovani generazioni cosa sono quei segni che spuntano indistinti da un muro.

Sperando in un vostra collaborazione, vi aspetto sul Blog della Giraffa.



Charlot





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